Cerimonia



La promessa di matrimonio può svolgersi in chiesa o in municipio (nello stesso giorno o prima in chiesa e successivamente nell'ufficio matrimoni del proprio comune di residenza), la coppia deve rispondere ad una serie di domande (con "si" e "no") sulle proprie intenzioni matrimoniali, sulla presenza di episodi passati che potrebbero compromettere fortemente l'unione (non a conoscenza di uno dei due), etc etc....

Sposarsi in chiesa con l’abito bianco è il sogno di tutte le ragazze, o quasi. Ma prima di realizzarlo è indispensabile sbrigare alcune formalità burocratiche che spesso fanno allungare i tempi. Innanzi tutto bisogna scegliere il luogo che, in genere, è la parrocchia di uno dei due sposi. Poi è indispensabile incontrare il parroco della chiesa per stabilire la data della cerimonia e raccogliere informazioni in merito al corso prematrimoniale, da frequentare prima del sì.

Dopo aver concluso il tutto il parroco vi rilascia un fascicolo di documenti da consegnare in comune in sede di promessa civile; se i promessi sposi provengono da chiese diverse da quella di residenza (chiesa che si occupa dell'intera pratica) il parroco fornirà loro copia delle pubblicazioni che devono essere affisse anche nelle chiese di origine per due domeniche consecutive e successive alla promessa in chiesa, sarà cura degli sposi portare copia da esporre nella chiesa di origine (passate le due domeniche il parroco vi rilascerà attestazione di avvenute pubblicazioni che dovrà essere consegnata alla chiesa di residenza).

Per la legge è sufficiente un testimone per coniuge, ma è consuetudine, sia nelle cerimonie civili sia in quelle religiose, che ognuno degli sposi abbia due testimoni. Costoro, oltre ad avere una funzione di sostegno umano in un momento importante, hanno la fondamentale funzione di garantire la legalità del matrimonio. In genere gli sposi scelgono i testimoni fra i parenti più stretti o gli amici più cari, come per offrire una prova di affetto, per questo motivo il galateo esige che siano loro ad offrire agli sposi i regali più belli ed importanti. Attenti dunque ad offrire questo ruolo alle persone più adeguate, o a chiarire subito se volete sollevarli dall'impegno che la tradizione assegna loro. E' bene scegliere una persona davvero vicina al nostro cuore. E' meglio evitare ai testimoni di sola rappresentanza, che non siano amici o parenti cari.

Le stagioni più in voga restano la primavera e l’autunno anche se c’è un progressivo aumento dei matrimoni invernali. La Chiesa cattolica sconsiglia i matrimoni nel periodo dell’Avvento e nella Quaresima; nel caso si volesse scegliere questi periodi la celebrazione dovrà avvenire in tono molto dimesso. I giorni più indicati sono il sabato e la domenica ma anche lunedì e giovedì sono sempre più diffusi. Il galateo offre la più completa libertà.

Essenza del rito è la promessa, la formulazione del “si” che ha valore di atto, di conferma e di impegno davanti a Dio. Nei secoli si sono succedute numerose formule, fino a giungere alla cerimonia odierna in cui gli sposi non si limitano più al monosillabo affermativo, ma leggono direttamente la formula con cui si impegnano a prendere il posto di coniuge presso l'altro e si promettono, mutuamente, fedeltà fino alla morte, amore e reciproco aiuto.

L'arrivo degli invitati (per i quali non sono ammessi ritardi) e la loro disposizione in Chiesa, viene guidata spesso da un parente degli sposi. L'ingresso può variare per scelta personale, ma, quello tradizionale, si sviluppa nel modo che segue. Lo sposo entra qualche minuto prima dell'inizio della cerimonia, accompagnato dalla madre alla quale porge il braccio destro. La sposa giunge in Chiesa con un leggero ritardo che, per tradizione, non dovrebbe superare i dieci minuti, giustificato comunque dal fatto che, per il suo arrivo, tutto e tutti devono essere già predisposti all'interno della Chiesa. Il padre, giunto nella stessa macchina della sposa, la aiuta a scendere rendendole omaggio con il primo baciamano, gesto che le spetterà di diritto una volta diventata donna sposata. Eventuali damigelle e paggetti attendono sul sagrato l'arrivo della sposa. L'ingresso in Chiesa avviene sotto forma di un piccolo corteo composto dai paggetti seguiti dalla sposa e dal padre che le porge il braccio sinistro, infine troviamo le damigelle che si occupano del velo. Giunti all'altare, il padre affida la figlia al futuro genero, stringendogli la mano e sedendosi al primo banco sulla sinistra. Seguono i testimoni di ambedue gli sposi e la madre della sposa accompagnata da un parente maschio. La disposizione dei parenti ed amici in chiesa è la seguente:i testimoni devono essere disposti vicino agli sposi, solitamente vengono preparati i banchi o le poltroncine direttamente da chi addobba la chiesa; a sinistra della navata della chiesa, nelle prime file, andranno i parenti dello sposo ed ovviamente a destra quelli della sposa, poi così predisposti prenderanno posto parenti ed amici e conoscenti di ambedue gli sposi. Nei matrimoni formali o solenni si può formare un corteo nuziale con tutti gli invitati più importanti. Lo sposo attende la sposa sul sagrato insieme ai parenti più stretti delle due famiglie. Quando la sposa arriva, la aiuta a scendere dall’auto, le bacia la mano e le porge il bouquet. A questo punto le persone si dispongono secondo una sequenza precisa. I paggetti aprono il corteo, portando il cuscino con gli anelli. Segue la sposa, al braccio sinistro del padre e subito dopo le damigelle, che sostengono lo strascico. Quindi lo sposo, con la madre al braccio destro. Dietro di loro, camminano insieme la madre della sposa, a destra, e il padre dello sposo, a sinistra. Chiudono il corteo, nell’ordine: i testimoni a coppie, i fratelli e le sorelle, gli zii e le zie, i cugini e gli amici intimi. Per creare un’atmosfera suggestiva, sarebbe opportuno che ci fosse un sottofondo musicale già all’arrivo dei primi invitati. Sono quattro i momenti salienti del rito che la musica dovrebbe sottolineare: l’ingresso della sposa, l’offertorio, lo scambio degli anelli e il corteo in uscita. Saranno gli sposi a scegliere i brani, possibilmente brevi per non interrompere la celebrazione, d’accordo con gli strumentisti o i cantanti contattati.

Ha luogo in modo ordinato e soprattutto discreto, si può formare di nuovo un corteo dietro gli sposi, oppure, più comodamente, parenti ed amici possono uscire alla spicciolata, mentre gli sposi e i testimoni convengono al momento delle firme sul registro. Prima di salutare gli sposi, il parroco consegna loro un libretto con data e luogo del matrimonio e tante pagine bianche da riempire con i nomi dei figli che verranno, ricordando alla nuova famiglia che lo scopo dell'unione religiosa è quello della procreazione. Poi lo sposo offrirà il braccio destro alla neo-moglie e, insieme, si avvieranno all'uscita. Sul sagrato della Chiesa parenti ed amici provvederanno al consueto lancio del riso.

La Promessa Civile si svolge nell'ufficio matrimoni del comune di residenza degli sposi, bisogna portare la documentazione fornita dal parroco della propria chiesa di residenza e una marca da bollo da 14,62€, l'addetto esporrà per 10 giorni nella bacheca del comune le pubblicazioni del vostro matrimonio, dopo tale periodo vi sarà fornita attestazione di avvenute pubblicazioni civili al comune da portare nella chiesa di residenza. Tutto il fascicolo deve essere portato alla Curia.

Questo tipo di cerimonia è in crescita continua, per i divorziati rappresenta oggi l’unica scelta possibile salvo non abbiano ottenuto l’annullamento dalla Sacra Rota. La cerimonia civile è più veloce e meno cerimoniosa di quella religiosa. L’ingresso in municipio deve avvenire in perfetto orario: nessuno può arrivare in ritardo, anche perché i tempi sono stretti e ogni giorno sono in programma diverse cerimonie a poca distanza l’una dall’altra.

L'ingresso si fa seguendo le seguenti regole: entrano prima tutti gli invitati, compresi i testimoni. Questi ultimi si siederanno nei posti che indicherà loro l’ufficiale di stato civile e, muniti di documento d'identità valido, dichiareranno le loro generalità. Per ultimi entreranno gli sposi (insieme, oppure prima lo sposo accompagnato dalla madre e poi la sposa accompagnata dal padre) e si siederanno nei posti a loro assegnati (la sposa a sinistra dello sposo) vicino ai propri testimoni. Quando entra l’assessore o il sindaco si alzeranno tutti in piedi. Sarà data lettura degli articoli e verranno poste le domande di rito. Ci sarà dunque la dichiarazione di unione e lo scambio degli anelli. Seguirà la lettura dell’atto matrimoniale (in cui verrà dichiarato il regime patrimoniale stabilito dagli sposi al momento della promessa) e le firme. Dopo le firme, il rito si considera concluso spesso il celebrante ne approfitta per fare un augurio agli sposi.

Per la legge è sufficiente un testimone per coniuge, ma è consuetudine, sia nelle cerimonie civili sia in quelle religiose, che ognuno degli sposi abbia due testimoni. Costoro, oltre ad avere una funzione di sostegno umano in un momento importante, hanno la fondamentale funzione di garantire la legalità del matrimonio. Come per il matrimonio religioso, i testimoni vengono scelti dagli sposi fra i parenti più stretti o gli amici più cari, come per offrire una prova di affetto, per questo motivo il galateo esige che siano loro ad offrire agli sposi i regali più belli ed importanti.

Assolutamente consigliabile per rendere più suggestiva una cerimonia che potrebbe essere anche abbastanza spoglia. Si può pensare per esempio alla diffusione di musiche dalle colonne sonore di film famosi: le musiche di Michael Nyman per il film "Lezioni di piano", la colonna sonora de "La mia Africa", o brani dai grandi musical come "Il fantasma dell'opera" o la canzone della Maddalena da "Jesus Christ Superstar".

Il Rito Nuziale: "io accolgo te" e non più "io prendo te", perchè l'altro non è possesso ma dono che viene dalle mani di Dio. Nella Celebrazione è stata sostituita la formula tradizionale, prendo te in sposa o prendo te in sposo, che in milioni hanno già pronunciato nel loro matrimonio. I cambiamenti nel rito cristiano non si fermano qui, è stato ampliato il numero dei brani della Bibbia utilizzati per le letture e il Vangelo, da 40 a 82, introducendo la venerazione del Vangelo da parte degli Sposi. Gli sposi prima del consenso anziché essere interrogati e rispondere con un sì, dichiarano le loro intenzioni a se stessi pronunciando loro stessi la formula. Con il permesso del Vescovo si possono porre due segni particolari al rito, l'incoronazione degli sposi e la "velatio", il velo sponsale steso sul capo degli sposi per tutta la durata della preghiera di benedizione, segno di comunione di vita che lo Spirito, avvolgendoli con la sua ombra, dona loro di vivere. ...prove

Si parla sempre più spesso di accordo o contratto pre-matrimoniale per tutelarsi in caso di fallimento del matrimonio e mettere per iscritto le condizioni di una futura separazione e ripartizione dei beni. Negli USA è una moda (prenuptial agreement) ed una prassi tra i ricconi del cinema e dello sport e nasce da una esigenza reale di gestire un grosso patrimonio tra le parti; gli inglesi si stanno adattando a questo modo di fare. In Italia l'argomento non è disciplinato giuridicamente ne ammesso e riconosciuto, non ha valore una scrittura privata che stabilisca i termini e le condizioni di una probabile separazione, nessun notaio potrebbe sottoscrivere un tale accordo semplicemente perchè non è ammesso, previsto e riconosciuto.

L'art. 24 della Costituzione vieta il formarsi di valide intese preventive di divorzio, tutti i diritti riportati nelle varie norme della nostra legislazione sono come indisponibili, non possono essere negoziati in alcun modo a priori, ma solo, ed in modo esclusivo, nell'ambito della relativa procedura presso il tribunale competente (l'unico che può esercitare il controllo sulle decisioni prese congiuntamente dalle parti); sarà compito del giudice incaricato di prendere visione di eventuali accordi e dichiararli nulli sin dal giorno della loro stipula. In poche parole sul matrimonio le regole/leggi le detta lo stato e nessuno può pensare di costruirsi delle leggi/regole su misura. In Italia il matrimonio resta una scelta d'amore, nella stragrande maggioranza dei casi, che non risulta essere in alcun modo scalfita dallo squallido gioco di interessi dei promessi sposi e dei familiari e amici, lungi da noi un freddo contratto firmato in un'atmosfera fatta di sospetti e tensioni reciproche che deve stabilire quanto e cosa spetta ad ognuno in caso di separazione. Per noi italiani fortunatamente è sempre attuale il film di George Clooney "prima ti sposo, poi ti rovino".

Le due letture in chiesa (con salmo abbinato alla prima lettura e vangelo) vanno scelte insieme al parroco che celebrerà la messa, in questa sede dovrete decidere per tempo se far o meno stampare delle "pagelline" per gli invitati (per seguire meglio la cerimonia). Individuate tra i familiari e amici due persone idonee e disponibili a tale compito (vi accorgerete che molti saranno restii ad accettare tale impegno motivando scuse più varie: abito troppo lungo e stretto per salire in prossimità del leggìo, tipo emotivo etc.). Le confessioni degli sposi vanno fatte contestualmente o successivamente in funzione della disponibilità reciproca, ricordatevi che ormai il dado è tratto. Il saldo di quanto spetta alla parrocchia può essere fatto nello stesso momento (complessivamente la spesa richiesta è sui 200€).

Negli ultimi anni al rito del matrimonio viene abbinata la messa vera e propria; la sposa in chiesa deve stare alla sinistra dello sposo, si possono scegliere due varianti della parte "io accolgo te ...." e le dichiarazioni di amarsi e onorarsi tutto il tempo ...., in entrambe gli sposi, leggono o rispondono alla invocazioni tenendosi per la mano destra la versione tradizionale coinvolge poco gli sposi in termini dialettali, la nuova versione prevede che siano gli sposi stessi a leggere una decina di righe e a realizzare, alternandosi nella lettura, una sorta di dialogo tra loro. Altra fase cruciale per gli sposi è lo scambio degli anelli: il parroco fa avvicinare la persona deputata alla consegna, lo sposo, prende l'anello con la mano destra, si fa con questo il segno della croce e lo mette alla mano della sposa, stessa procedura per la sposa. Durante la liturgia dei Santi gli sposi sono invitati ad inginocchiarsi sull'apposito inginocchiatoio.

Un ultimo consiglio: non confondetevi con i nomi quando leggete dal libro del "rito matrimoniale", il parroco qualche giorno prima vi farà fare una sorta di prova generale che sarà poco indicativa della buona riuscita del tutto visto che in chiesa sarà l'emozione a dettare il ritmo delle vostre parole ed azioni.

Nella religione Musulmana è ammessa la poligamia fino ad un massimo di quattro mogli, l'uomo prevale nella vita coniugale e la donna deve porsi a sua disposizione e prestargli obbedienza. Il prezzo da "pagare" per tale servigio è vitto, alloggio, vestiario, spese varie e mediche per la moglie o le mogli per tutto il periodo in cui resta sotto la podestà dell'uomo. Il matrimonio si può sciogliere per varie motivi: morte del coniuge, ripudio o divorzio. Un uomo può ripudiare la stessa donna per tre volte al massimo, oltre tale limite non può più ritornare su i suoi passi ne può risposarla, gli diventa proibita.

Prima sposarsi e poi procreare, è per gli Ebrei una sorta di dovere che ricade sulla coppia che si unisce in matrimonio, responsabilità che ricade sull'uomo in primis e poi sulla donna. Cerimonia celebrata in un luogo aperto dal Rabbino che traccia i segni caratteriali della coppia enfatizzando peculiari caratteristiche (questo permette alle persone presenti alla cerimonia di conoscere entrambi gli sposi). Tutta la cerimonia è contraddistinta da vari rituali: esempio la sposa compie sette (simbolo di completezza e totalità) giri intorno allo sposo per rappresentare la costruzione dei muri della nuova casa che li ospiterà. Finita la cerimonia è lo sposo ad infrangere e rompere un bicchiere (rappresenta la distruzione del tempio di Gerusalemme e/o la cacciata degli spiriti indemoniati); guai seri per lo sposo che non riesce a rompere al primo colpo il bicchiere, il destino gli riserva una completa sottomissione alla novella sposa. A termine della cerimonia la coppia è consacrata e perdonata a tutti gli effetti (qui si coglie la differenza sostanziale con il rito Cristiano), gli sposi vengono consacrati e santificati. Ricordiamo che la religione ebraica è stata la prima a consentire il divorzio religioso per la coppia che non riesce più a proseguire il cammino scelto insieme.

Le nozze sono una rappresentazione teatrale e simbolica. Due sono i momenti chiave della cerimonia: fidanzamento ed incoronazione degli sposi, solitamente si svolgono nello stesso giorno. L'ingresso degli sposi in chiesa con due testimoni segue la liturgia della parola, il sacerdote benedice la coppia appena entrata tre volte consegnando ad entrambi gli sposi un cero acceso che guiderà gli sposi all'altare dove troveranno ad attenderli gli anelli (oro per lui e argento per lei). Il sacerdote prende gli anelli e con essi disegna simbolicamente tre croci su ciascun capo, pone gli anelli all'anulare (n.b. della mano destra) dei rispettivi sposi. Sposi e sacerdote prelevano da una credenza una coppa di vino e due corone di fiori e foglie, dopo aver dichiarato che si uniscono liberamente in matrimonio senza alcun condizionamento esterno, un testimone pone la corona sul capo dello sposo, il sacerdote benedice la coppa di vino e la porge per tre volte a ciascuno degli sposi, infine, gli sposi vengono legati da un nastro a simboleggiare la loro unione. Da questo momento prendono il via le danze rituali.

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