L'altra Sardegna: miniere e "paesi fantasma"
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La Sardegna è una terra antica e ricca di magia, soprattutto per l'occhio che non si accontenta degli stereotipi turistici. Ecco allora una breve panoramica su alcuni luoghi dalle atmosfere particolari, perfette per chi è a caccia di scenografie originali per un set fotografico, ad esempio, ma anche per tutti coloro che amano conoscere il volto più insolito dei luoghi visitati.
In pochi sanno che l'isola custodisce innumerevoli testimonianze di archeologia industriale davvero suggestive: luoghi legati soprattutto all'antica attività di estrazione mineraria, e che oggi appaiono deserti e silenziosi, decadenti e suggestivi, come se, abbandonati all'improvviso a se stessi, avessero deciso di restare sospesi nel tempo. Il villaggio di Monte Narba è, di certo, una delle tappe più affascinanti su questo fronte. Quello che oggi è un "paese fantasma" venne costruito nel XIX secolo, per ospitare più di 900 operai che lavoravano nella miniera del borgo di San Vito, nel Medio Campidano. Nel corso del tempo, diverse valanghe di pietre e fango hanno progressivamente plasmato l'estetica del paese, rimodellando le facciate degli edifici e riempendo le vie di detriti e ciottoli. Passeggiare per i vicoletti di Monte Narba oggi fa sempre un po' impressione, ma è decisamente un'esperienza emozionante, specie se unita alla visita delle strutture ancora aperte al pubblico. Tra le più significative, ricordiamo Villa Madama, le cui pareti vennero affrescate ai primi del Novecento da un maggiore austriaco, appartenente a un gruppo di prigionieri qui detenuti durante la Prima Guerra Mondiale.
Interessante è anche la proposta di itinerario (suggerita dal sito del turismo sardo) "Miniere e città abbandonate". Il tour - studiato per essere facilmente raggiungibile dalle località del tipico pacchetto Sardegna di piattaforme come Yalla Yalla - ripercorre alcune delle tappe di archeologia industriale più rilevanti nell'Iglesiente, miscelando abilmente storia e natura. Tra le mete più affascinanti del percorso, segnaliamo Masua, ex zona mineraria, oggi conosciuta come uno dei paradisi balneari più belli del sud dell'isola. Infatti, il complesso industriale risulta ubicato nelle vicinanze della splendida località "Pan di Zucchero", una piccola baia dalle sabbie immacolate che sorge di fronte allo scoglio omonimo. Proprio quest'ultimo custodisce, tra le sue rocce calcaree, alcune parti dell'ex struttura, come la Torre di Porto Flavia e il pontile a sbalzo, regalando ambienti e vedute davvero notevoli. Il modo migliore per godere degli scorci più suggestivi è offerto dai traghetti turistici, che consentono di arrivare al largo e ammirare questi pezzi di storia incastonati nella roccia, a picco su un mare cristallino, dai fondali coloratissimi. |