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Intimo Sposi

La sposa deve essere impeccabile e la lingerie non deve farsi notare. Sono il giusto complemento, per renderti elegante e sobria. Ricorda che la sposa non indossa gioielli. Le tue mani saranno libere, per ricevere la fede. Se non vuoi rinunciare all'anello di fidanzamento, infilalo, successivamente, al ricevimento. La comodità e la non eccessiva elaborazione del capo sono centrali nella scelta. Se optate per il fai da te, scegliete accessori che lascino la più ampia libertà di movimento e che non abbiano cuciture troppo evidenti che segnino l'abito. Le spalline del reggiseno o del body che siano spostabili o rimovibili in modo da poterle adattare alla scollatura dell'abito. Gli slip, sempre con elastici piatti, meglio se sgambatissimi, per lasciar liberi i fianchi e i glutei in caso di abiti aderenti. Il tessuto più adatto è la microfibra in inverno e la seta o il cotone in estate. Trend del "dopo" Addio al tanga o perizoma e ritorno a mutande e culotte; bianco nero e anche rosa, la seduzione punta a pizzi, lacci e nastri. Sappi che è ammesso un girocollo sottile in perle o platino e, alle orecchie, piccoli orecchini di diamante. Un ultimo consiglio. Anche se sei miope, lascia a casa gli occhiali. Lenti e montatura fanno a pugni con l'impalpabile velo bianco. Ricorri alle lenti a contatto. Nel matrimonio religioso è vietato indossare la borsetta. Le tue mani porteranno solo il bouquet. Sarà la mamma o un'amica a custodire quanto ti occorre. Al più, puoi nascondere un piccolo fazzolettino di battista e pizzo nell'apertura del guanto. Invece, la borsetta è ammessa nel matrimonio civile. Sceglila in tinta con il colore del vestito. Ma anche in questo caso sarebbe preferibile che le tue mani sorreggessero solo il bouquet. Le calze non devono distaccarsi dal colore dell'abito. Usa calze bianco latte per i vestiti bianchi, avorio e color panna. Scarta quelle troppo coprenti. Eviterai di mettere esageratamente in evidenza la caviglia. Non comperare calze eccessivamente leggere, perché metterebbero in contrasto la gamba al naturale con la tinta dell'abito. Per non sbagliare, il giorno dell'ultima prova dell'abito porta con te calze di diverse sfumature. Infine, il giorno delle nozze, affida alla mamma o ad un'amica un paio di scorta. Eviterai brutte sorprese. I guanti sono un accessorio indispensabile. Conferiscono importanza all'abito. Possono essere lunghi o semilunghi. Quelli corti sono indicati per certi modelli estivi. Il tessuto è di pizzo, tulle, raso, capretto. Ricorda. Durante la cerimonia li devi appoggiare sull'inginocchiatoio, insieme al bouquet. Le scarpe devono essere coordinate all'abito. Se l'atelier non le fornisce nello stesso tessuto, prendi un campione di stoffa. Recati in un negozio apposito (te li indica lo stesso rivenditore di abiti) e scegli le scarpe più adatte. Con maggiore spesa, puoi fartele confezionare su misura. Sono indicate le décolleté con tacchi, che saranno alti, ma non vertiginosi. Attenzione. Se il tuo sposo è più basso di te, scarta i tacchi troppo alti. Eviterai di farlo scomparire. Anche i sandali vanno bene. Per non rischiare che le scarpe si trasformino in una tortura durante la cerimonia, indossale in casa qualche giorno prima. Il velo rappresenta la castità prematrimoniale della sposa. Non è obbligatorio, ma, se ami la tradizione, sceglilo bianco e lungo. Ovviamente, lo devi intonare con l'abito. Oggi, molte spose preferiscono il velo corto, che scende 90 centimetri sulle spalle e 70 centimetri davanti. Il velo a metà abito, invece, misura 3 metri più 70 cm. Per arrivare fino alla coda, ci vogliono 7 metri. Non dimenticare le tue misure. Se non sei molto alta, rischi di scomparire sotto un velo lunghissimo. L'intimo anche se nascosto ha la sua importanza, abbandonare lo standard per riflettere la propria femminilità in capi fantasiosi, eleganti e raffinati. Dietro trasparenze appositamente studiate, pizzi preziosamente ricamati, si celano intriganti sorprese, strategie degne di una donna che sa sedurre.

Musica

Da accompagnare con organo o altri strumenti due momenti salienti: l'entrata della Sposa e lo scambio degli anelli; la musica non deve essere invadente ma svolgere la funzione di sottofondo gradevole. Un dolce accompagnamento musicale, che ne evidenzia l’atmosfera rendendola sempre più dolce e soave, oppure rendendola spumeggiante con un’animazione tale da rendere obbligatoria la partecipazione di tutti gli invitati. La voce affidata ad un professionista del canto che dovrà creare la giusta atmosfera e armonia, utilizzando il tono più appropriato all'ambiente. Altra cosa è la musica al ricevimento, la scelta è meno obbligata e può essere fatta in base all'impostazione che si vuole dare alla festa nuziale, di divertimento per i giovani amici della coppia o di accompagnamento soft con classici della musica italiana. Un team di animatori e cantanti, nel primo caso, provvederà a intrattenere la sala con canzoni e spettacoli, vi consigliamo, per chi sceglie questa soluzione, di non far utilizzate un "tono troppo elevato" che potrebbe infastidire buona parte degli ospiti meno disponibili a queste soluzioni; un piano bar con un unico artista che suona e canta durante il consumo delle pietanze, è una soluzione sempre valida. Altre soluzioni possono prevedere la partecipazione a turno di artisti che si esibiscono cantando loro pezzi. Nel luogo prefissato per il ricevimento di nozze, il sottofondo musicale, riscalderà l’ambiente circostante disponendo a proprio agio gli animi degli invitati. La musica che si suggerisce riproposta rigorosamente dal vivo, dovrà essere mantenuta di sottofondo per l’intera durata del banchetto o del ricevimento, al fine di non disturbare la conversazione degli invitati. Solo sul finale si potrà decidere di alzare il volume in crescendo, sin quando, a fine pasto, si potrà far in modo di coinvolgere, sulla scia di allegri balli e canti di gruppo i vari ospiti presenti che daranno il via ad un’allegra festa danzante.

Brani musicali particolari potranno poi essere eseguiti per scandire i momenti più importanti dell’intero ricevimento: L’arpa e un sestetto d’archi possono interpretare brani classici briosi in genere scritti, per intrattenimenti di corte. In questa prima fase del ricevimento però qualcuno potrebbe preferire qualcosa do più veloce ma, al tempo stesso, di stile ugualmente melodioso come, ad esempio, vari arrangiamenti per archi di famosi compositori di settore. Infine, di identica suggestione, il sottofondo di una chitarra che esegua virtuosismi sudamericani o le più dolci canzoni di artisti internazionali. Questa fase non può essere disturbata, come accennato, da suoni troppo forti o invadenti specialmente, se ci si trova in uno spazio chiuso perché in tal modo, si costringerebbero i convitati ad alzare la voce per comunicare tra loro, compromettendo anche la serenità della festa. Qualora invece la festa si svolga in uno spazio aperto, la musica potrà avere un’intensità diversa senza mai, tuttavia, prevaricare fungendo da elemento di disturbo o di distrazione dovendo essere sempre e soltanto gli sposi, al centro dell’attenzione di tutti. E’ in questa fase indicato un programma musicale neutro con accompagnamento del pianoforte e, magari, a conclusione, l’esecuzione di un brano con il sax o eseguito da una voce solista. Un pianista (da solo o con un/una cantante), può riproporre le più belle melodie liriche, italiane o straniere oppure, se si preferisce, vari gruppi strumentali potranno esibirsi in pezzi di musica da camera. Il repertorio deve comunque presentarsi abbastanza vasto e variegato: dagli anni sessanta (con l’inserimento di ancora precedente per accontentare gli ospiti un po’ più in là degli "Anta"), alla disco-music, dai motivi internazionali più conosciuti come quelli dei Beatles a quelli dei più famosi cantautori italiani. Se poi è previsto il ballo, dovranno essere i musicisti cui deciderete di affidarvi a suggerirvi le migliori soluzioni danzanti in grado di accontentare e soddisfare tutti i gusti.

Per non "staccare" in maniera brusca e drastica dai brani musicali più soft che fanno da intrattenimento musicale durante la prima parte della serata, si può passare alle danze attraverso capolavori di swing orchestrale. I ritmi del ballo possono quindi variare dal latino- americano (rumba, mambo e chachacha), ai balli di gruppo più coinvolgenti, al classico valzer, la polka, il paso double ecc. Sono molto importanti per creare atmosfera e armonia con tutto ciò che vi circonda. Affidatevi a dei veri professionisti per l'esecuzione dal vivo nella versione classica, Wagner, Löhengrin, Schubert, Vivaldi, Händel e Bach, nei momenti più toccanti della cerimonia quali l'entrata in chiesa della sposa, il momento della firma e l'uscita della coppia dalla chiesa. Solitamente si è sempre usato l'organo della chiesa stessa, sia questo fosse a canne o elettronico. Oggi si sceglie sempre il particolare che possa essere un messaggio diverso dal suono dell'organo, a volte un po' troppo maestoso ma sempre molto bello. Ci sono artisti che suonano eccellenti note al violino - violoncello - flauto traverso - arpa - chitarra e tanti altri. Una volta scelto lo strumento e il repertorio delle musiche per la cerimonia, si verrà accompagnati da melodie e musiche per il vostro giorno speciale. Sempre in modo elegante ed orecchiabile, mai musiche frastornanti o strumenti a percussione troppo forti. Risulterebbe un po' fuori luogo, nell'ambiente scelto. Un'alternativa valida può essere preparare un CD, dopo aver chiesto al parroco il permesso di poterla trasmettere durante la cerimonia. Trovate qualcuno a cui chiedere di registrare i brani da voi scelti, di studiare dove e quanti altoparlanti mettere in chiesa, di annotare il momento e il volume giusti in cui trasmettere ogni brano.

Chi non ama il classico può avvicinarsi a brevi esecuzioni jazz, o inserire piccole poesie d'amore per rendere più significativo lo scambio della promessa degli sposi. Se volete attingere anche al repertorio di musica leggera ricordatevi che essa deve essere comunque molto delicata, poetica e suggestiva. Trattandosi di musica che esula dalla musica sacra è buona norma richiedere l'autorizzazione a trasmetterla al parroco che officerà la cerimonia. Cerimonia, banchetto, intrattenimento, pur in modo diverso, hanno bisogno di un accompagnamento musicale: indispensabile per dare solennità, creare atmosfera, sottolineare attimi di commozione e festeggiare in allegria. La sua importanza è oggi ampiamente riconosciuta, tanto che sempre più spesso gli sposi vogliono il massimo in questo campo, cioè la musica dal vivo. E se non ci sono amici musicisti esperti e disponibili, ci si può rivolgere agli studi specializzati in programmi musicali, che si avvalgono dei migliori professionisti e a volte anche di intere orchestre. Solitamente ci si mantiene più fedeli alla tradizione, ma il progetto musicale può introdurre importanti novità. Il vigoroso suono dell'organo, per esempio, può essere sostituito dall'arpa, strumento eccezionale anche dal punto di vista estetico; la sua voce delicata offre un commento discreto, ma d'atmosfera, a molte fasi della cerimonia, specie al parlato. All'arpa si possono alternare o accompagnare con notevole suggestione le note vibranti dei violini. Oppure si può mantenere l'organo, affiancato però dal violino, dal flauto, da due trombe, da voci liriche e corali. Il programma può anche essere molto articolato; buona idea è prevedere un brano da eseguire nell'attesa della sposa e un pezzo particolare, intimo e toccante; da riservare allo scambio degli anelli, sempre di forte commozione. Due momenti, questi, che sono in genere vissuti nel più assoluto e spesso imbarazzante silenzio.

Il ricevimento può essere accompagnato in tutte le sue fasi dalla musica, che deve essere discreta e mai coprire le voci di conversazione. Una musica allegra accompagna solitamente il brindisi nuziale. Dopo il taglio della torta si possono eseguire musiche da camera, arie liriche o d'operetta, oppure procedere alle danze in esecuzioni di quintetti d'archi o di orchestrine a dieci-dodici elementi. Una scelta da fare è fra DJ o complesso, in relazione allo stile del matrimonio. Per l’animazione serale e per fare bella figura, un complesso rende il ricevimento più serio. Un complesso che sa suonare jazz, swing oppure un quartetto rende l’aperitivo e la cena più lussuosi. Per dopo cena quando gli invitati hanno bisogno di lasciarsi andare un po’ sulla pista (se non altro per digerire!) serve il DJ. Se riuscite a trovare un complesso molto versatile che riesce a transitare fra musica di sottofondo a musica da discoteca, siete fortunati. D’altra parte, un DJ bravo sa che musica (soft) serve per l’aperitivo e la cena, e sa quando arriva il momento di iniziare con la musica in po’ più movimentata. Un DJ così riesce a rendere una festa come deve essere: all’inizio sobria, poi divertente. Comunque, mancherà la presenza virtuale e la qualità di un complesso.

Formazione: tenore, soprano, ottoni, organo a canne oppure orchestra d'archi

Repertorio: minuetti di Mozart e Diabelli; brani dalle Quattro Stagioni di Vivaldi; arie di Haydn; sonate di Debussy

Per aprire le danze: valzer di Strauss

Ingresso dello sposo: J. Clarke, Marcia del Principe di Danimarca

Ingresso della sposa: R. Wagner, coro nuziale dal Lohengrin

Dopo lo scambio degli anelli: F. Schubert, Ave Maria (per tenore e organo)

Comunione: C. Franck, Panis angelicus (a due voci)

Uscita degli sposi: G.F. Händel, Alle Hornpipe, Gloria" RV 589 di Antonio Vivaldi

Formazione: arpa, violoncello, violino, oboe

Attesa della sposa: sottofondo per arpa sola

Ingresso della sposa: E. Morricone, Gabriel's Oboe (dal film "The Mission")

Scambio degli anelli: G. Kenny e J. Newton Howard, I'll never leave you (tema di "Scelta d'amore")

Comunione: R. Ortolani, Fratello sole sorella luna (dal film omonimo)

Conclusione: J. Barry, La mia Africa (dal film omonimo)

Formazione: gruppo di musica leggera (tastiera, basso, chitarra, voci)

Repertorio: musica leggera internazionale, dagli anni Sessanta a oggi, italiana e straniera.

Nel rito civile, la musica potrà contribuire a dare solennità a un luogo che in alcuni casi non lo è. Nel rito protestante, i canti dell'assemblea possono accompagnare la musica. In quello ebraico, il cantore solista intona i salmi della Bibbia accompagnato dalla musica.

Formazione: quartetto d'archi, flauto traverso

Ingresso della sposa: G. Gershwin, Embraceable you

Scambio degli anelli: H. Mancini e J. Mercer, Moon River dal film "Colazione da Tiffany"), "Cavatina" di Stanley Myers.

Firme: F. Sinatra, Nigh and Day

Uscita degli sposi: Nat King Cole, Unforgettable

Auto da sogno

Il noleggio più tradizionale è quello dell’ auto moderna ed elegante di grossa cilindrata come una BMW o una Mercedes, in alternativa si può scegliere un'auto d'epoca presa a noleggio con tanto di autista che accompagna il padre e la sposa in Chiesa. Dovrà essere comoda e spaziosa e un po’ speciale vista l’ eccezionalità dell’ evento. Le più richieste sono quelle d epoca. La sposa, con il padre, prende posto dietro sul lato opposto all'autista, il posto di fianco al conducente può essere lasciato vuoto, fatto occupare da un familiare o amico caro. L'auto non viene particolarmente addobbata, tranne dei fiori sul lunotto posteriore ed eventualmente un nastro nella parte anteriore. Il tragitto da percorrere e da casa della sposa al sagrato della chiesa; a termine della cerimonia deve accompagnare gli sposi per il servizio fotografico e infine al locale dove si terrà il ricevimento. E' indispensabile l'auto che accompagna la sposa? Per tradizione, nei paesi, si arriva in chiesa a piedi, accompagnata dal papà e dal corteo: una vera processione. In città, però, e nella maggior parte delle località italiane nessuno vuole rinunciare all'auto, anche se le distanze sono brevi. L'automobile conduce la sposa da casa al sagrato della chiesa o in comune e, poi, al rinfresco. L'addobbo floreale è semplice e sobrio. Verrà sistemato sul lunotto posteriore. Nella bella stagione, nel caso il matrimonio sia in grande stile, romantico o in un centro storico, puoi preferire una carrozza a cavallo. Questa, però, è più indicata alla fine della cerimonia, perché l'arrivo in chiesa deve essere discreto. Quale auto scegliere: a noleggio o propria? La tradizione ti indica una bella auto d'epoca, presa a noleggio con autista. Ci sono concessionari che le noleggiano. Per essere sicura di non arrivare in ritardo, accertati che l'auto abbia la licenza comunale e che il concessionario sia abilitato al servizio. Eviterai di essere fermata dai vigili ed invitata ad andare a piedi. Infatti, se la vettura non è in regola, ne è previsto il sequestro. Se non vuoi spendere, puoi anche usare l'auto migliore di papà, di uno zio o quella di un amico. Se alla guida non c'è l'autista, può prendere il volante un fratello della sposa o un amico della coppia. Durante l'arrivo in chiesa, sul sedile posteriore, si siedono la sposa e suo padre. Dalla chiesa al ricevimento, se non c'è l'autista, lo sposo può anche mettersi alla guida. L'auto delle nozze rappresenta simbolicamente il mezzo usato dagli sposi per intraprendere il cammino di una nuova vita: ecco perché dovrebbe essere un'autovettura importante. Prima della prenotazione, esamina accuratamente l'auto scelta controllando le condizioni della carrozzeria e degli interni, provandone il comfort e la comodità di accesso tenendo in mente l'ampiezza dell'abito da sposa. Il giorno del si, unico e romantico, è il giorno più bello della nostra vita e allora perché stare nella normalità, rendiamolo originale e ricco d'emozioni e nello stesso tempo stupiamo i nostri amici e parenti. Perché non osare una con una carrozza? Pensiamo a una vecchia ed elegante carrozza addobbata con splendidi fiori e tanti palloncini azzurri che portano tanta fortuna, cocchieri con alti cilindri che ci riportano al romanticismo dei tempi passati. La carrozza evoca lontani ricordi ci riporta ad il ritmo della vita lento e piacevole. Lo scalpitio degli zoccoli e il lento passare della carrozza con cocchiere in livrea crea una piacevole sensazione, ideale per celebrare un evento speciale come il matrimonio. Ricorda che nel tragitto verso la chiesa la sposa siede sempre sul sedile posteriore, alla destra del padre. Un contratto con un'attenta descrizione dell'autovettura, ti assicurerà che l'auto da te scelta sia proprio quella che ti trasporterà il giorno delle nozze. Se hai dei forti dubbi riguardo alle tue scelte, registrati su questo portale, solo gli esperti del settore potranno darti le risposte più adeguate. Puoi scegliere tra l'auto d'epoca o moderna, l'auto sportiva o la vettura insolita come ad esempio un sidecar o addirittura, un elicottero, una carrozza. Tieni presente, prima di prenotare definitivamente, il tipo di strada da percorrere, la lunghezza del tragitto in Km, la stagione e gli orari della cerimonia e del ricevimento. Tra le più richieste: Rolls Royce, Cadillac Limousine, Lincoln Limousine stile Hollywood, Bentley anni '50. L'auto d'epoca dovrebbe disporre di alcuni optional indispensabili come ad esempio l'aria condizionata e il bar. Questo tipo di vetture sono sempre guidate da autisti professionisti, messi a disposizione dall'autonoleggio.

Fedi e Gioielli

Un tocco di grazia per la sposa è un colletto ricamato da indossare in sostituzione di gioielli.

Evita di sfoggiare gioielli sfarzosi. Le tue mani non indossano anelli, per essere libere di ricevere la fede. Se non vuoi rinunciare all'anello di fidanzamento, infilalo, successivamente, al ricevimento. Scegli un girocollo sottile in perle o platino e, alle orecchie, piccoli orecchini di diamante. Regaleranno luce al viso e al décolleté.

Hanno un profondo significato simbolico, perché racchiudono una promessa d'amore, ma anche una valenza estetica, perché vanno indossate per tutta la vita: sceglile insieme a lui! Le fedi nuziali rivestono un'alta valenza simbolica: quel piccolo cerchio rappresenta la vita che si rinnova e che, ricominciando ogni giorno, si fortifica nel tempo.

Con il loro scambio, al centro della cerimonia sia religiosa, sia civile, la coppia stringe un patto d'amore e di fedeltà di pubblico dominio. Proprio perché simbolo di un'unione eterna e duratura, vanno portate sull'anulare sinistro, dove, si racconta, passa la vena amoris che arriva direttamente al cuore.

Si tratta di un dono reciproco tra gli sposi, per questo vanno scelte insieme, anche se il galateo suggerisce che sia lo sposo ad acquistarle. All'interno ricordati di far incidere i vostri nomi (il tuo sulla fede dello sposo e viceversa) e la data del matrimonio. È uno dei testimoni dello sposo a conservarle fino al giorno della cerimonia e a consegnarle al sacerdote o all'officiante, poco prima dell'inizio del rito.

Al centro della celebrazione del matrimonio, il sacerdote, dopo averle benedette, o l'officiante civile le porge agli sposi (se si desidera, appoggiate su un cuscinetto di pizzo, di lino o di raso bianco), che se le scambiano recitando la formula "Ricevi questo anello come segno del mio amore".

Le fedi in oro bianco, giallo o rosso sono un classico che resiste a ogni moda. Puoi scegliere tra diversi modelli: la parigina, una fascetta alta non più di 4 millimetri, bombata e dall'interno piatto; la mantovana, una fascia alta 6 mm, leggermente bombata e con l'interno piatto; la fascia con bordi smussati e con l'interno leggermente bombato.

Perché scegliere le fedi in platino, al di là del fatto che negli ultimi anni rappresentano un fenomeno di moda ormai diffuso? Perché il platino interpreta a tutto tondo l'amore forte e duraturo: è il più puro tra i metalli, perché contiene solo il 5% di leghe di altri metalli, e per questo mantiene la brillantezza e il colore a lungo, oltre a non causare reazioni allergiche; è il più raro, perché i giacimenti sono scarsi, raggruppati in Sud Africa, Russia, Zimbabwe, Canada e Sud America; è il più resistente al calore e agli acidi. Per essere sicura di acquistare davvero fedi in platino, e non in oro bianco solo in apparenza simile al platino, controlla che il marchio abbia il punzone con la sigla Pt 950 (significa che la lega contiene 950 parti di platino puro) e non 750, le parti dell'oro bianco.

Un diamante sancisce una promessa d'amore per sempre: recuperando un'antica usanza medievale, da qualche anno i diamanti hanno incominciato a comparire anche sulle fedi nuziali, in particolare su quella della sposa, come simbolo di amore eterno. Su quella dello sposo, il diamante può essere incastonato all'interno: la promessa è mantenuta, senza trasformare la fede in un anello troppo vistoso o impegnativo.

La fede ossolana, di provenienza dalla Val d'Ossola del XVIII secolo, è in oro rosso e sulla fascia riporta le incisioni di una stella alpina, del grano saraceno, di nastri intrecciati e di mezze sfere, a ricordare purezza, prosperità, unione duratura, fecondità. La fede ebraica è in filigrana smaltata e decorata da perline, con all'interno un'incisione bene augurale ispirata a un reperto del 1300 trovato in un ghetto dell'Alsazia. La fede sarda è decorata come un pizzo chiacchierino, quella etrusca è piatta e con incisioni di buona fortuna, quella umbra con l'incisione del volto di una donna o di una coppia divisi da un bouquet di fiori, a testimoniare l'unione tra gli sposi.

Geometriche, squadrate, intrecciate, a torciglione, a più fasce o a più cerchi uniti da un brillantino; sfaccettate, in un alternarsi di oro lucido, satinato e martellato; con scanalature, a onda, a prisma: oggi, proprio perché non c'è limite alla fantasia, non è obbligatorio che tu e lui abbiate le fedi identiche; così se tu vuoi scegliere un modello particolarmente elaborato, lui può scegliere la fede classica, uguale alla tua solo per il colore.

A sceglierle sono entrambi i fidanzati, ma è lo sposo ad acquistarle e a portarle in chiesa o in municipio il giorno delle nozze. Per la cerimonia in chiesa possono essere portate in un cestino foderato di pizzo bianco da un bambino o da una bambina, che precede gli sposi durante la marcia nuziale verso l'altare.

I modelli più classici sono:

la francesina tonda e sottile

la fede tradizionale, mezza tonda

la fede mantovana a fascia larga e ad arco ribassato

la fede piatta

Una curiosità: lo sapevate? Nei paesi del Nord Europa la fede nuziale si porta sulla mano destra.

Può essere confezionato nello stesso tessuto dell'abito da sposa, avere inserti in pizzo. Oppure, se ne trovano in materiale sintetico. Le forme sono svariate. Affidalo al testimone dello sposo, che consegna le fedi al sacerdote per la benedizione prima della cerimonia.

L'anello di fidanzamento è simbolo del pegno d'amore. Sottolinea il valore della promessa di matrimonio, che il fidanzato rivolge alla propria amata. La tradizione vuole che venga infilato all'anulare della mano sinistra, perché un tempo si credeva che da qui partisse una vena diretta al cuore. L'anello scelto può essere un gioiello di famiglia, che si dona alla futura sposa in segno di accoglienza e affetto. Diversamente, è il fidanzato che lo sceglie, pensando ai gusti di lei e alla propria disponibilità. L'ideale è puntare a materiali preziosi per un regalo che conta: diamanti, oro, platino. Per non sbagliare, il futuro sposo può passare prima in gioielleria e far mettere da parte alcuni anelli, selezionati secondo le sue possibilità. Il giorno dopo tornate insieme e sarà lei a decidere. La fidanzata può ricambiare con un oggetto prezioso, ma non è obbligatorio. Oggi, non è più necessario che il dono dell'anello avvenga durante la presentazione dei genitori. L'anello più classico è il solitario, ovvero un brillante fermato da graffe, che mettono in risalto la pietra. La veretta è incastonata con piccoli diamanti a rincorrersi.

I tagli quelli più diffusi dei diamanti sono:

a brillante, ovvero a forma circolare

la navette o "maquise", a forma allungata

a goccia

ovale

a baguette

a cuore

Foto e Video

Immortalare il giorno del matrimonio con un servizio fotografico è d obbligo. Tuttavia, nonostante oggi sia possibile avere una documentazione foto e video molto completa, in un panorama di offerte vario, è comunque necessario contattare più fotografi e cercare di capire quale potrà meglio soddisfare le nostre esigenze. Consapevoli quindi dell’importanza innegabile di un buon servizio fotografico che sappia trasferire anche ai posteri la gioia e la serenità di una giornata veramente unica ed irrepetibile, è necessario premettere che, non sempre la scelta del fotografo professionista cui affidare le foto del proprio matrimonio, risulta un’impresa facile, e tanto meno, la relativa "scrematura" della rosa dei possibili candidati, potrebbe rivelarsi, una scelta da pretendersi, come si suol dire, a cuor leggero! Pertanto, ti consigliamo di contattare con un certo anticipo (almeno 3 mesi prima della data fissata per le nozze) diversi professionisti del settore chiedendo loro di visualizzare i relativi book fotografici di riferimento (ossia, la raccolta dei lavori precedentemente eseguiti). In questo modo potrai farti un’idea ben precisa, tanto dello stile quanto, dell’abilità del loro mestiere.

Bisogna, inoltre, non trascurare nella scelta del professionista, un fattore di non poco conto relativo alla facoltà (che non tutti i fotografi posseggono!) di eseguire gli scatti d’autore nei luoghi sacri della chiesa in cui verrà officiata la cerimonia nuziale, verificando quindi il possesso di un tesserino per la realizzazione di tali servizi all’interno delle chiese conseguiti soltanto da quei professionisti che abbiano frequentato uno specifico corso di celebrazione liturgica del Vicariato.

Per quanto riguarda le tecnologie impiegate, alla tradizionale soluzione delle fotografie stampate su pellicola, oggi è possibile affiancare o se si preferisce, prediligere le rivoluzionarie tecniche basate sul sistema digitale, come ad esempio:

Masterizzazioni dei negativi delle foto da trasferire su più pratici CD-ROM (magari, organizzate in un programma specifico comprensivi di menù).

Riproduzione su CD a bassa risoluzione in grado di trasferire immagini fotografiche sul proprio computer di casa.

Creazione di un sito Internet in cui trasferire le immagini più belle e più suggestive del matrimonio affinché possano essere visionate anche da chi si trovi lontano o non abbia potuto partecipare personalmente alla festa di matrimonio.

Con tutte queste molteplici possibilità alternative, la scelta del professionista, dello stile, e del prodotto finale, diventa sicuramente più articolata. Quindi, dopo aver consultato una vasta rosa di possibili candidati e, dopo aver studiato con grande attenzione le proposte dai medesimi a te prospettate, valuta con altrettanta dovizia di particolari se tutto quello che ti propongono corrisponde a ciò che realmente desideri. Appurati questi particolari tecnici, il passo successivo sarà quello di concordare i costi dei servizi offerti, prestandovi naturalmente la dovuta attenzione e ricordando, in ogni caso, di privilegiare sempre la qualità del lavoro da eseguire. Ti consigliamo di chiedere un preventivo scritto che elenchi, con esattezza, tutte le diverse voci di spesa. Le cifre, infatti, possono variare ed oscillare notevolmente in relazione alle infinite soluzione presenti sul mercato inerenti le tecniche di riproduzione fotografica: al di là, infatti, delle scelte più tradizionali, è molto variegata la gamma delle varianti cromatiche, delle tinte patinate che conferiscono o attribuiscono aspetti anticati alle foto e delle rifiniture dipinte a mano. Come, d’altra parte infiniti sono anche i formati di riproduzione di stampa.

Giunto il fatidico giorno del matrimonio, l’appuntamento con il fotografo, va fissato tre ore prima dell’orario previsto per la cerimonia a casa della sposa. Lo scopo è quello di scattare le foto dei preparativi (essendo anche questo il momento migliore per realizzare i più bei primi piani della sposa dal momento che, il suo make-up sarà perfettamente integro ed il suo viso apparirà completamente disteso non mostrando ancora nessun segno di stanchezza) oltre naturalmente, la foto simbolica dell’uscita dalla casa dei genitori.

Quando la sposa raggiunge il luogo in cui verrà celebrata la cerimonia di nozze (chiesa o municipio) il fotografo, coadiuvato possibilmente da altri assistenti, dovrà trovarsi già sul posto con almeno un’ora di anticipo allo scopo di organizzare con tranquillità il suo lavoro allestendo l’attrezzatura da utilizzare e attendere così l’arrivo dei vari invitati. Per quanto riguarda gli scatti in chiesa, spetta ai futuri sposi accordarsi preventivamente con il parroco per ottenere il permesso di usare il flash anche durante la cerimonia (spesso infatti, le chiese più antiche sono anche le meno illuminate e un utilizzo "sconsiderato" del flash, potrebbe danneggiarne gli affreschi e le strutture architettoniche). E' bene ricordare che, in ogni caso, il fotografo dovrà avere cura di muoversi sempre con discrezione cercando di disturbare il meno possibile la solennità della celebrazione.

Diversi saranno naturalmente gli scatti durante la cerimonia e, tra i tanti, non potranno ovviamente mancare quelli di rito: l’ingresso della sposa al braccio del padre, lo scambio degli anelli, le firme sul registro, le foto con parenti e amici sul sagrato. Conclusa la cerimonia, all’esterno si scattano solitamente le foto di gruppo (da preferirsi senz’altro alle noiose singole foto con i vari parenti), mentre per quelle della coppia, il bravo fotografo avrà individuato precedentemente e in accordo con i sposi, lo sfondo più romantico e suggestivo non troppo distante dal luogo della cerimonia o, da quello prescelto per il ricevimento. Non è affatto educato far attendere i propri invitati troppo a lungo magari per recarsi in un luogo sicuramente "fantastico" e "simbolico" per la neo-coppia ma, purtroppo, eccessivamente distante.

Durante il ricevimento, saranno invece sufficienti pochi ma, determinanti scatti, tra i quali: alcune panoramiche dei tavoli, il taglio della torta, il brindisi finale, il lancio del bouquet e/o della giarrettiera. Naturalmente, il fotografo, dovrà restare a disposizione degli sposi per tutta la durata del ricevimento fino al loro commiato e, se prevista la partenza per la luna di miele subito dopo, sino ad allora. Non bisogna infine dimenticare che, tra i vari scatti, non possono sicuramente mancare immagini suggestive quali, ad esempio, decori floreali, la riproduzione della partecipazione di nozze, le fedi nuziali ecc.

Al servizio fotografico può essere abbinato anche il servizio video con la realizzazione di una videocassetta. Anche in questo caso è consigliabile non affidare il compito ad un amico dotato di una telecamera amatoriale, ma contattare professionisti del settore che utilizzano telecamere professionali.

Il lavoro dell'amico, potrebbe presentare immagini non perfette con scarsi o troppi contrasti, movimenti troppo veloci e fastidiosi, riprese fatte sempre dalla stessa angolazione e quindi estremamente noiose, uno scarso livello audio con rumorini di sottofondo.

Un video professionista garantirà, invece un prodotto di qualità elevata, gradevole da rivedere e che permetterà di godere più a lungo di quei momenti indimenticabili, accompagnati da una suggestiva musica di sottofondo.

La tecnologia digitale consente oggi di fare delle riprese, all'interno della chiesa, con pochissima luce e in assenza di illuminazione artificiale. Vi consigliamo di concordare con il fotografo lo stile del filmato e delle foto senza lasciare alla creatività altrui l'impostazione grafica e scenografica, si potrebbero avere dei prodotti e degli effetti non graditi. E' un dettaglio che aiuta al ritorno del viaggio a vivere con serenità i ricordi di quel giorno. Un servizio fotografico misto con foto scattate in posa e spontanee è particolarmente indicato per evitare eccessi di staticità e naturalezza. Il gruppo di persone deputato alle riprese foto e video deve entrare subito in sintonia con l'ambiente in cui opera: sposi e invitati. Le riprese devono essere discrete e non obbligare continuamente gli sposi a foto e filmati che possano disturbare il ricevimento e gli ospiti.

Le foto andranno a comporre l'album fotografico, oggetto a cui è riservato il compito di farci rivivere gli i momenti più significativi delle nostre nozze. La scelta del fotografo è importante e può divenire fondamentale, vi consigliamo di scegliere professionisti di comprovata e verificata esperienza. Non lasciare totalmente alla libera fantasia e creatività l'elaborazione delle foto e del filmato, dare delle indicazioni in base ai propri gusti, oggi la tecnologia digitale consente elaborazioni impensabili fino a qualche anno fa.

A questo punto sarà divertente vedere la videocassetta anche per i vostri figli che vorrete accontentare quando vi chiederanno di vedere quanto erano belli mamma e papà.

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